Confermata anche per il 2021 la possibilità di usufruire del Bonus impianto elettrico 2021: la detrazione fiscale che permette di rifare l’impianto elettrico al 50%.
Ma quali sono i requisiti per accedere? Chi può beneficiarne e come richiederlo?
Avere l’impianto elettrico a norma non significa solamente essere in linea con la legge, ma anche, e soprattutto, garantire la sicurezza dei residenti.
Attraverso lo sgravio fiscale è possibile scaricare in denuncia dei redditi il 50% delle spese sostenute, sempre nel limite del massimale di spesa previsto.
Il rifacimento dell’impianto elettrico è uno tra gli importanti interventi che rientrano nella manutenzione straordinaria. Per questo tipo di interventi, è possibile accedere alla detrazione per i costi sostenuti. In questo caso, come discriminante di accesso, il contribuente deve soddisfare una serie di requisiti minimi rappresentati da certificazioni e documenti.
Ecco i requisiti per accedere:
- Il rifacimento dell’impianto deve essere accompagnato dalla certificazione per il rispetto della norma CEI 64-8. La certificazione, effettuata da un professionista abilitato, indica tutta una serie di parametri e vincoli da rispettare riguardanti il progetto, la messa in opera e la verifica degli impianti elettrici. Tale certificazione è necessaria per indicare che l’impianto non presenta difetti.
- Dichiarazione di conformità (DiCo), è il documento obbligatorio rilasciato nel momento in cui è stato installato un nuovo impianto di tipo elettrico, idraulico, riscaldamento, cottura o evacuazione fumi (canna fumaria).
- Dichiarazione di rispondenza (DiRi), il documento è redatto nel momento in cui viene a mancare il Certificato di conformità, poiché inesistente o irreperibile.
Chi può accedere alla detrazione?
I lavori di ristrutturazione possono riguardare prima casa, seconda casa, etc. e il Bonus impianto elettrico possono accedere:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari (affittuari) o comodatari;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali (investimenti che l’azienda utilizza per il suo funzionamento) o merce;
- soci di cooperative divise e indivise;
- soggetti indicati nell’articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Nel caso in cui sia stipulato un contratto di preliminare di vendita, l’acquirente può effettuare i lavori e godere successivamente del bonus se:
- è immesso nel possesso dell’immobile;
- il compromesso è regolarmente registrato;
- i lavori di ristrutturazione sono svolti a suo carico.
Come richiedere il Bonus Impianto Elettrico 2021?
Per richiedere la detrazione fiscale è necessario che i pagamenti siano effettuati mediante un bonifico, postale o bancario.
All’interno del bonifico devono essere riportati:
- causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986);
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento;
- estremi della fattura, numero e data.
Non è assolutamente consentito il pagamento in contanti, in quanto tale modalità non permetterà di beneficiare del Bonus impianto elettrico.
FONTE: EDIL TECNICO